La storia del Palio della Rana

Il “Castello” di Fermignano, sin dall’origine è sempre stato alle dipendenze del Municipio di Urbino. Tale vassallaggio, però, doleva non poco ai Fermignanesi, i quali, cresciuti in popolazione sentivano crescere il bisogno di governarsi da sé, come gli altri comuni del Ducato. A tale scopo, ripetute istanze vennero presentate al Serenissimo Duca, fin quando il 28 settembre 1607, venne istituito il “consiglio Municipale” grazie al XV Conte di Montefeltro ed ultimo Duca di Urbino, Francesco Maria II Della Rovere. Il “Consiglio Municipale” di Fermignano era composto da 24 consiglieri, dei quali 10 scelti nel “Castello” e gli altri nelle “Ville” circostanti. Esso veniva convocato per delibera di tre “Massari”, uomini di fiducia del Duca. Gli abitanti del “Castello” e delle “Ville”, festeggiavano la “Domenica in Albis”, ovvero la domenica dopo Pasqua, con giochi popolari, come  la corsa coi sacchi; la rottura delle pignatte; l’albero della cuccagna; la corsa delle rane in carriola, ecc. Dopo un lungo periodo di splendore, il territorio di Fermignano ne conobbe uno di decadenza, in cui questa tradizione cadde nell’oblio. Nel 1966 l’Associazione Pro Loco decise di ripristinare la gara più originale dell’epoca: la corsa delle rane in carriola, facendo rivivere alle attuali generazioni il clima di festa dell’epoca. Grazie alla creazione di un vero e proprio regolamento, è stato possibile creare l’evento ufficiale de “Il Palio della Rana”. Con il passare degli anni, l’evento è cresciuto sia in termini di importanza che di visitatori, tanto che dal 1990 (XXV edizione), l’Associazione ha deciso di allargare il numero delle contrade, al fine di rappresentare meglio tutto il Paese.

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